Al termine del confronto con il Crotone, mister Toscano ha analizzato così la prestazione del Catania: “C'è tanto da lavorare, sono contento per i ragazzi che meritavano il passaggio del turno per come hanno lavorato dal primo giorno di ritiro e per lo spirito che ci hanno messo. Era la prima partita in cui giocavano insieme, c'è bisogno che io li conosca e loro conoscano me. Oggi ho avuto indicazioni importanti, perché dopo un primo tempo un po' timoroso nella ripresa mi hanno dato sensazioni positive e ho capito che potevano essere più aggressivi e più intensi, paradossalmente facendo meglio nella ripresa abbiamo corso più pericoli ma creando di più rispetto al primo tempo. C'è stato ritmo e c'è stato sacrificio, quando c'era da soffrire hanno saputo soffrire. Bisogna crescere tanto dal punto di vista tecnico, abbiamo fatto tanti errori e dobbiamo alzare il livello sotto questo aspetto. Questo è un processo per cui ci vuole un po' di pazienza, tutti stiamo lavorando per il bene del Catania, dobbiamo essere bravi ad accorciare i tempi di apprendimento e di crescita che il periodo precedente ad oggi ha rallentato per tante dinamiche, oggi possiamo da qui in avanti iniziare a crescere. Aspetto atletico positivo? Me lo aspettavo perché ho insistito tanto sull'aspetto mentale, sulla resistenza: il Crotone aveva una gara in più che ti dà rodaggio e dovevamo essere forti sotto l'aspetto mentale, se non lo fossimo stati avremmo fatto fatica ad arrivare al 120°, invece i ragazzi sono rimasti sul pezzo e in partita, ci hanno creduto fino alla fine. Oggi la squadra soprattutto davanti si è adattata ma la cosa più importante è proprio essere rimasti in partita. C'è ancora tanto da lavorare. Il direttore e il vice presidente stanno lavorando per rendere più competitiva la squadra rispetto alla passata stagione. Dal punto di vista mentale è stata la gara perfetta e ci voleva. La duttilità di Castellini? Il calcio moderno la impone, spero che tanti possano essere duttili come lui, è un giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere. Le condizioni di D'Andrea? Avrà una visita di controllo il 20 e da lì potremo capire quanto ci vorrà per il rientro. La nostra Primavera ha elementi sui quali lavorare, dopo la partita di Chiavari, dopo questa e dopo dieci giorni in cui li ho allenati, ho visto elementi che hanno senso d'appartenenza, freschezza, spensieratezza e dinamicità: perché non far crescere un ragazzo che magari oggi non vede l'ora di giocare con la sua squadra del cuore e sognava di farlo? Questa è la cosa che mi fa maggiormente piacere. Catania è un club con tanti tifosi, oggi 11.000 sugli spalti, 500 per la partita con la Carrarese: c'è tanta passione e queste sono dimostrazioni. Lavoriamo per rendere il Catania il più competitivo possibile e prima possibile".