Dopo il meritato e convincente successo contro la capolista, mister Lucarelli ha analizzato così il match: “Il Catania oggi non aveva l’obbligo di vincere e non aveva i favori del pronostico, come con il Pescara, e così i ragazzi hanno giocato più leggeri e spensierati e quindi siamo riusciti a fare quel che in altre partite non siamo riusciti a fare. Non è la chiave di volta, una rondine non fa primavera. Quando la squadra non ha grosse pressioni dà il meglio di sé. Alle 19.15 non sapevamo quale formazione schierare, tanti non erano in condizione di giocare. È la testa che fa la differenza, quando c’è la serenità, guarda proprio la Juve Stabia, anche un cross va all’incrocio dei pali e quando sei primo in classifica gli episodi vengono tutti dalla tua parte, se non sei sereno invece il dettaglio ti penalizza. Il Catania ha perso nove volte 1-0, ecco il dettaglio; non c’è stata una squadra che ha dimostrato valori migliori del Catania e ha schiacciato il Catania. Se sei sereno e non hai paura e non senti il peso credo che ci siano sicuramente dei vantaggi. Il ritiro si conclude per via della febbre di molti ed evitare il rischio che altri stiano male, verrà ripreso nella settimana della Coppa Italia. Questi giocatori relativamente giovani creeranno lo zoccolo duro che quando sono arrivato non c’era e faranno le fortune del Catania, perché sanno prendere in mano la squadra: sarà duraturo e nei prossimi 4-5 anni darà grandi soddisfazioni. La Juve Stabia con il suo primo posto non fa rabbia ma fa scuola, sta dimostrando di meritare la posizione a prescindere dalla prestazione di oggi, gli auguro di portare a compimento questa classifica. In generale se si vince bene, se non si vince si impara. Castellini? Al di sopra delle più rosee aspettative, siamo contenti e ce lo godiamo. L’autostima si crea con i filotti importanti, non con le singole vittorie. Tutte le scelte oggi sono state dettate dall’emergenza, così come a Latina e in molte altre partite. Le dichiarazioni del Presidente? Parole da grande imprenditore e da uomo che sa fare impresa, un discorso serio, lucido e coerente, farà le sue valutazioni alla fine. Sono convinto, sono romantico, positivo e un po’ matto. Metto da parte la negatività, ho bisogno di persone vicine che credano nella grande impresa, io ci credo”.