"Continuare a sfruttare le nostre peculiarità"

Alla vigilia della sfida al Potenza, mister Toscano ha risposto alle domande dei giornalisti in sala stampa: “Quando giochi partite secche da dentro o fuori sono tutte cruciali e importanti, siamo stati bravi a superare il primo turno che forse sotto l'aspetto mentale era la partita più difficile, soprattutto in casa con la vittoria che mancava da tanto tempo. Man mano che di andrà avanti il quoziente di difficoltà si alzerà. Abbiamo incontrato il Potenza dieci giorni fa, sappiamo dove sono bravi e hanno fatto un campionato importante come il Giugliano che aveva messo in difficoltà diverse squadre, sarà una partita difficile. Abbiamo spostato l'allenamento al pomeriggio per dare più recupero ai ragazzi, abbiamo due giorni per prepararla nel modo giusto dal punto di vista fisico e mentale, dobbiamo essere bravi a continuare a sfruttare le nostre peculiarità e toglierci quelle zone in cui possiamo fare molto meglio, i ragazzi lo sanno. L'importanza della partita è per il valore del Potenza, superare quest'ostacolo contro una squadra che ti sollecita dal punto di vista mentale, soprattutto in un turno infrasettimanale, è uno step importante. Siamo in grado di sopperire a una o due assenze perché l'organico è ritornato a disposizione e ti consente questo. Oggi è una giornata di full immersion per tutte le componenti, per arrivare a mettere in campo la strategia giusta affinchè il Catania passi il turno. Dobbiamo coprire sempre la palla a dare meno soluzioni possibili agli avversari. Dovrò scegliere tra Stoppa e Dalmonte per sostituire Lunetta. Non credo al turn-over, credo nel mettere la migliore formazione per passare il turno, cambiando o non cambiando. Oggi il Catania deve sfruttare, come sta sfruttando, l'organico a disposizione; per arrivare fino in fondo devi passare tanti turni a partire da domani e c'è bisogno di tutti. Il Potenza è una squadra che produce tanto ma per produrre tanto devi lasciare qualcosa e la coperta è sempre corta, è un rischio che si prende, porta tanti uomini dentro l'area e sopra la linea della palla, se riesci a uscire dalla prima pressione ti concedono di giocare in faccia ai loro difensori, noi li dobbiamo limitare dove sono propositivi ed essere bravi quando abbiamo la palla e soprattutto nella gestione. Cosa è cambiato sulle palle inattive? Il crederci di più, dopo il gol al Messina è scoccata la scintilla e le stiamo sfruttando meglio. Superare questo step vuol dire mettere un bel mattone nella nostra costruzione”.