Dopo la gara con il Giugliano, mister Zeoli ha risposto alle domande dei giornalisti in sala stampa: “La partita si era messa in modo perfetto, quando una squadra è in difficoltà nella prestazioni e si trova in vantaggio dopo due minuti la situazione è ideale. Nel primo tempo abbiamo vissuto la gara tutti insieme, con il pensiero comune di aspettare un avversario bravo in palleggio. Siamo rientrati in campo sapendo quello che abbiamo passato e stiamo passando ma poi abbiamo preso gol per una nostra disattenzione. Avevano il pallino ma la gara era aperta; il secondo gol del Giugliano rappresenta il nostro momento, con una rete incassata su un fallo laterale visto e rivisto. L’avevamo comunque ripresa e lì si vede se la squadra è matura e pronta almeno a non perdere se non a vincere. Sul piano fisico stavamo bene in campo, gli errori non derivano da debito d’ossigeno. Non abbiamo trovato difficoltà a livello tattico, a livello mentale gli altri sono più liberi e più vogliosi. I cambi? Ruolo per ruolo, con Costantino volevo più gamba per attaccare gli spazi. L’episodio finale ci ha condannato. So che non bisogna mollare, vediamo cosa pensano i giocatori. Dobbiamo portare la concentrazione a 90 minuti. Se non hai giocatori brillanti, giocare con due attaccanti vicini ti può aiutare ma devi arrivare sul fondo. Avevamo preparato la partita sui quinti e poi in verticale, Peralta è stato servito poco. In questo momento il pensiero più difficile è anche dare una spiegazione, dobbiamo affrontare le cose di petto e con orgoglio. Eravamo a un passo dalla serenità che cercavamo da tanto tempo e questa è la cosa che mi da più fastidio. Non mi va di chiedere nulla ai tifosi. La Coppa Italia? Prematuro pensare a chi deve giocare martedì”.