Alla vigilia della sfida alla Virtus Francavilla, mister Lucarelli ha risposto alle domande dei giornalisti, in sala stampa, soffermandosi sul momento del Catania: "Questi tre risultati hanno inciso su morale, autostima e convinzione di poter fare buone cose, si procede bene con il giusto entusiasmo e deve rimanere tale, non euforia perché l’euforia è pericolosa e alcuni problemi sorgono da questa, dando troppe cose per scontate . Guardare a gennaio sarebbe suicida, molto più di essere euforici.
La Virtus Francavilla disputa questo campionato da molti anni, è una società seria, propone squadre competitive in un ambiente in cui i giovani crescono bene: è una realtà consolidata di questo girone, con un un nuovo allenatore che ha ottime idee di calcio e di gioco, ha ottenuto una salvezza miracolosa a Cosenza, poi ha fatto un ottimo campionato a Olbia ed a Brindisi, nell'unica gara sulla panchina della Virtus Francavilla ha già fatto vedere cose interessanti; dovremo sudare sette camicie, è la partita più difficile da affrontare da qui alla fine del girone d’andata, anche considerando tanti aspetti come le nostre tre partite in una settimana e i supplementari con il Crotone.
L'unica settimana-tipo vissuta dal mio arrivo è quella che ci ha portato a Giugliano, per il resto abbiamo sempre avuto pochi giorni e gare ravvicinate, c’è ancora da lavorare tanto, tatticamente, anche se qualcosa si comincia a vedere come per esempio nei due gol e nell'azione del rigore ma non sono soddisfatto del tempo avuto a disposizione per trasferire più concetti e informazioni possibili. Dobbiamo consolidare codici e concetti, poi lavorare su soluzioni alternative per cambiare anche durante la gara. Io rilassato? No, sereno e fiducioso sì pur sapendo che domani sarà una brutta gatta da pelare. Dobbiamo riuscire a creare la mentalità per la quale si mettono insieme risultati positivi senza rilassarsi, vincere le partite e ripartire come se l'avessimo persa, sempre con mentalità e approccio feroce, dobbiamo essere bravi a non sentirci troppo bravi.
I ragazzi sono stanchi dopo una gara di 120’ ad alta intensità ma questa situazione mi piace perché possiamo capire quant’e profondo il nostro spirito di sofferenza; questi sono test importanti che misureranno le nostre capacità, per capire quanto possiamo essere protagonisti o possiamo costruire un futuro da protagonisti. Ogni partita vive di momenti, alcuni per spingere altri in cui soffrire: bisognerà essere capaci di cogliere le sfaccettature e fare le scelte giuste nei vari momenti.
Con il Crotone è stata una gara piacevole perché gioca a calcio, altre costruiranno un bunker: noi dovremo essere per tutte le stagioni e gestire tutte le situazioni, lavorando ad esempio sulle preventive per non subire le ripartenze.
Tutto è migliorabile, sempre, anche quando le cose vanno bene: mi hanno insegnato a non mollare l’osso quando ce l’hai in bocca, quando sei avvelenato per la sconfitta è più semplice preparare la gara successiva
Come diceva Carlo Mazzone la differenza è in questi 10 centimetri - dice l’allenatore rossazzurro indicando la fronte - non vale solo per i singoli ma anche per le squadre e per questo la gara di domani assume un’importanza incredibile: per i punti, la classifica e la mentalità, occorre capire quanto il pregresso debba essere tenuto in considerazione per cercare di non ripeterlo, dobbiamo resettare anche quando vinciamo, ripeto, e penso e spero possa accadere spesso.
Sono contento delle risposte, dall'esterno avevo la sensazione che qualcuno si fosse arreso e invece non è così. Per costruire serve programmare e per programmare serve non rivoluzionare, non cambiare quasi tutto ogni volta, quando non si vince non si parla di stagioni fallimentari ma di stagioni che servono: ci sono 100 società professionistiche, ne vincono 8, noi dobbiamo avere uno zoccolo duro e fare scelte mirate ad ogni sessione di mercato, qui c’è una buona base sicuramente migliorabile. Dobbiamo fare il massimo quest’anno, provando a vincere i playoff: se vinciamo abbiamo fatto un grande lavoro, se non ci riusciamo abbiamo lavorato in vista dell’anno prossimo
Abbiamo tolto dalla lista Rizzo infortunati e abbiamo inserito Popovic, per avere un giocatore in più a disposizione.
Il presidente? So che arriverà prima di Natale e so che è contento, mi manda le sue impressioni tramite Vincenzo Grella e parleremo insieme a tutto tondo quando ci incontreremo. Dobbiamo essere bravi anche in un altro senso: a noi capita di giocare in uno stadio da Serie A, come domani, e poi magari tre giorni dopo di scendere in campo davanti a 400 persone, per un calciatore del Catania può essere quindi più difficile passare da un'emozione come in questa categoria soltanto Catania sa dare, che rappresenta il picco, ad altro: lì i nostri devono essere bravi a pensare solo al rettangolo verde, la sua lunghezza e la sua larghezza uguali in tutto il mondo, le nostre energie devono essere solo sul campo e ciò che è fuori non ci deve interessare. La formazione? In realtà la fanno loro, l’allenatore fa in funzione di quel che vede, magari a volte può curare il dettaglio e avere un accorgimento tattico ma poi sono i calciatori, a dare la formazione mostrandosi in settimana: quando hanno conquistato il posto lo devono difendere e ringhiare, un po’ come quando ti avvicini a un cane con l’osso in bocca".