Alla vigilia della sfida al Taranto, mister Tabbiani ha risposto in sala stampa alle domande dei giornalisti:
“Sotto esame? Mi sento sempre, sotto esame. Ho avuto un confronto come sempre con la società, la quale mi dà fiducia e sostegno. Se vado ad analizzare il mio percorso con voi, in generale, fin da quando sono stato preso vengo messo in discussione perché sicuramente non ho un passato che può essere considerato importante, però io ragiono nel senso che non è importante cosa dice ma chi lo dice, i miei referenti sono la società e i tifosi che anche oggi ci hanno dato un sostegno importante. Sono sempre, sotto esame, lo siamo tutti, in questo lavoro. I ragazzi hanno fatto una settimana “mondiale” sotto mille aspetti, abbiamo avuto un incontro importante, ho la sensazione che sia un inizio importante e ho visto nei ragazzi una grandissima voglia di dare un punto di partenza. Il nostro compito è trovare soluzioni, abbiamo una raffica di sette gare: tutti saranno chiamati in causa e tutti dovranno contribuire a portare punti e prestazioni, dobbiamo ragionare di squadra e al di là dell’aspetto tecnico-tattico dobbiamo fare una partita importante a livello umano: conterà molto come il Catania vivrà la gara fin dal riscaldamento, per iniziare un percorso che poi ci porterà dove meritiamo di arrivare.
Chiricó-dipendenti? Tutte le squadre hanno qualche giocatore fondamentale dal quale “dipendono” in avanti ma allo stesso modo ce ne sono anche in fase difensiva e in un momento di difficoltà. Chiricó è determinante, come Di Carmine, Marsura, Bocic e tutti gli attaccanti: conta che arrivino palloni “puliti” e giocabili, dobbiamo migliorare molto. Ho la percezione che sia la settimana giusta, ogni giorno da martedì ho accumulato più positività che negatività. Spero di potervi dire “ve l’avevo detto”. La prova del nove? Ogni settimana, nel calcio. Dobbiamo riuscire a portare a casa il risultato finale, ma è ancora più importante avere la sensazione di giocare 90 minuti da squadra. Dobbiamo imparare a vivere alcune fasi della gara, è il momento di prendere insieme una strada. Rientrano Rapisarda e Chiarella in panchina, per far sì che vivano la partita; non ci saranno Quaini, che ha avuto un fastidio al flessore, e Deli, che rientrerà lunedì. Affrontiamo una squadra allenata da un totem della categoria, che valorizza i giocatori e dà un’organizzazione incredibile; proprio per questo i ragazzi potrebbero sembrare un po’ lenti ma muovere la palla è quello che chiedo io, dobbiamo trovare l’uno contro uno senza fretta, dobbiamo essere intelligenti e bravi.
Penso che i ragazzi la vinceranno come gruppo, non come tattica. Diventiamo forti se sviluppiamo il collettivo, partendo dalla forza della nostre individualità. In queste partite saremo costretti a cambiare spesso modulo e giocatori, non è turn over ma abbiamo bisogno di tanti titolari, tutti dobbiamo responsabilizzarci e sentirci importanti. La pressione di dover vincere? È bella e riguarda tutte le squadre, tutti sperano di vincere e hanno questa pressione, noi abbiamo bisogno di un successo e dobbiamo fare in modo che arrivi domani per preparare al meglio il percorso, qui siamo in una piazza importante e bisogna vincere sempre: questo è un vantaggio, un privilegio e una soddisfazione. Oggi i tifosi sono venuti a parlarci e ci hanno dato un grandissimo sostegno, sanno che è un momento di difficoltà e vogliono starci vicini, tanti ci dimostrano durante la settimana che sono con noi. Da Castellammare mi porto la reazione. Dobbiamo vivere con obiettivi da centrare a breve termine, iniziando da domani”.